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Docenti Web Academy

ANATOMY: L’apparato circolatorio

Riferimento O.E.R.: #anatomy #cuore #apparatocircolatorio #flippedclassroom #eas #storytelling #gamification #stopmotion #steam
Autore/i: Baisini Francesca, Lunati Monica

Un viaggio interattivo dentro il nostro corpo

Un percorso per le classi quinte della scuola primaria sull’apparato circolatorio sviluppato attraverso EAS, Flipped classroom e Peer Education. Il progetto si divide in due blocchi. Nel primo blocco, attraverso una serie di EAS, un bambino DVA insieme ad un piccolo gruppo di compagni, realizza una lezione con Edpuzzle dove all’interno sono presenti mappe concettuali, una storytelling in CAA, un  video in stop motion ed  un’attività di gamification. Nel secondo blocco, attraverso la Peer education, lo stesso bambino presenta la lezione interattiva ai bambini della classe parallela. L’apprendimento tra pari si conclude con la pianificazione e produzione da parte della classe, divisa in piccoli gruppi, di un breve video con la tecnica del passo uno sull’apparato circolatorio.

L’intero progetto, pianificato seguendo una didattica innovativa in cui gli alunni assumono un ruolo attivo nel processo di apprendimento, è costruito in un’ottica di scambio di esperienze di apprendimento tra classi di Istituti differenti.

Descrizione del percorso

Ricaduta pedagogica – feedback

Il progetto, diviso in due momenti principali, ha avuto una ricaduta didattica positiva.

Durante la prima fase il bambino DVA con piccoli gruppi ed in aula STEAM ha lavorato con concentrazione ed interesse in tutto il percorso effettuato. Le riflessioni sulla ricaduta pedagogica partono da un’attenta osservazione delle competenze ed abilità note e non note nella fase di progettazione e produzione della lezione sull’apparato circolatorio. Tale tabella è stata anche proposta alla fine del percorso al bambino stesso e a tutti i partecipanti al lavoro in piccolo gruppo. Un’autovalutazione propedeutica all’acquisizione delle competenze trasversali dei bambini e ad una maggior consapevolezza da parte di noi insegnanti dell’effettivo feedback di tutto il lavoro. 

I bambini coinvolti nella prima fase sono stati in grado spesso di comprendere, valutare, pianificare e verificare le operazioni da compiere nelle varie attività; hanno saputo rispettare i ruoli concordati ricercando aiuto e dialogo con i compagni e con noi docenti; hanno riconosciuto e valutato i propri errori agendo in modo leale. L’uso di metodologie attive e della tecnologia digitale ha favorito il portare termine i compiti con  maggior costanza ed attenzione. Rimane da lavorare ancora sulla gestione del tempo e sul problem solving in particolar modo sul gestire le difficoltà attraverso soluzioni alternative magari attraverso l’uso di un planning quotidiano o settimanale attraverso padlet. Il momento di restituzione alla classe parallela da parte del bambino DVA attraverso la Peer education è stato un momento di crescita per tutti. Ha favorito il raggiungimento degli obiettivi indicati nel PEI dell’alunno nelle dimensioni legate alla relazione, alla comunicazione e all’apprendimento in particolar modo il mantenere la calma sotto stress attraverso una maggior consapevolezza dei suoi punti di forza legati all’uso consapevole ed autonomo di strumenti digitali. Anche la classe, divisa in gruppi, ha mantenuto durante la lezione un’attenzione costante ed una partecipazione attiva, consapevole e produttiva. 

Per quanto riguarda la seconda fase, quella in cui la classe parallela ha, successivamente alla lezione del compagno, realizzato in gruppi un video in stop motion, si ritiene, come nella precedente, di aver raggiunto risultati positivi. Il bambino DVA della classe parallela ha continuato a fare da supervisore ai compagni tramite classroom e invece i suoi compagni hanno pianificato e progettato, sempre tramite classroom, il loro lavoro dividendosi i compiti e confrontandosi in base ai differenti ruoli (regista-produzione-segretario/segretaria di edizione ecc…). I risultati ottenuti sono stati valutati attraverso la compilazione di un diario di bordo individuale in cui tutte le parti coinvolte hanno riflettuto prima sulle loro capacità, su quanto di nuovo hanno appreso e sulle difficoltà incontrate.

Coinvolgimento studenti nello sviluppo del percorso

L’EAS proposto nelle classi e nelle sezioni ha riscosso un grande interesse da parte dei bambini. 

I punti di forza di un approccio metodologico innovativo, attivo e flessibile attraverso l’ausilio della tecnologia sono facilmente riscontrabili nel lavoro di tutti i partecipanti al progetto e nella crescita dell’interesse dei bambini verso l’acquisizione di nuove competenze. Tale percorso ha favorito una partecipazione attiva, collaborativa e costante in tutte le fasi del percorso svolto giocando sui punti di forza legati alla loro predisposizione naturale verso le nuove tecnologie digitali.